IL SECONDO MESSIA
La Sacra Sindone è autentica?
Edizione Mondatori, marzo 1998
Per quasi sette secoli e mezzo un semplice sudario è stato venerato come una reliquia perché si riteneva che raffigurasse l'immagine del Cristo crocifisso, finché nel 1988 non si è scoperto, grazie agli esami al radiocarbonio, che il telo non poteva essere stato tessuto prima del 1260.
Nuove prove stabiliscono ora in maniera definitiva che non si tratta di un falso, ma nemmeno dell'immagine di Gesù Cristo. Facendo ricorso ai più moderni metodi scientifici, Christopher Knight e Robert Lomas, gli autori del best seller La chiave di Hiram,sono riusciti a individuare con precisione dove, quando e da chi è stato prodotto il lenzuolo della Sindone.
La storia, che si può definire epica, di questo insolito manufatto inizia con la crocifissione di Gesù e con il conseguente occultamento dei suoi insegnamenti segreti. Dopo la distruzione della Chiesa di Gerusalemme e il massacro della nazione ebraica nel 70 d.C., alcuni sacerdoti sopravvissuti si diressero alla volta dell'Europa in attesa del momento adatto per il ritorno, profetizzato nel Vangelo di Giovanni.
Esattamente mille anni dopo, i loro discendenti rientrarono nella città santa, determinati a rivendicare la propria antica eredità e a formare un nuovo ordine di sacerdoti: i Temlplari.
Rinvenute sotto le macerie del santuario le dottrine perdute, costoro elaborarono un complicato gioco di tarocchi, pervaso di significati criptici volti a proteggere il loro arcano culto.
Ma questo segreto non poteva essere tenuto nascosto a lungo: nel 1307 i Templari vennero arrestati. Il loro ultimo leader fu inchiodato a una porta di legno nel corso di una bizzarra parodia della crocifissione di Gesù e l'immagine della sua sofferenza finì per materializzarsi lentamente sul lenzuolo in cui era stato avvolto.
Tutto ciò avveniva proprio all'epoca in cui la morte nera devastava l'Europa e la Chiesa raggiungeva il più basso livello di popolarità mai registrato nella sua storia: il desiderio di un nuovo salvatore cominciava a ossessionare le menti dei fedeli ...
Il secondo messia non solo risolve l'enigma della Sacra Sindone, ma spiega un mistero |
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LA CHIAVE DI HIRAM
Dal tempio di Salomone ai rituali massonici
Sulle tracce dei manoscritti di Gesù
Edizione. Mondadori, aprile 1997
Christopher Knight e Robert Lomas non potevano certo immaginare che la decisione di indagare sulle'origini della massoneria e sulla misteriosa figura del gran maestro Hiram Abif li avrebbe portati a riscoprire la storia di Gesù Cristo e della chiesa primitiva di Gerusalemme fino a giungere alla sconvolgente conclusione che i rituali chiave della “libera muratoria” contemporanea sono gli stessi utilizzati, durante le cerimonie d'iniziazione, dalla setta ebraica che faceva capo a Gesù.
Grazie allo studio comparato di documenti egizi, dell' Antico e Nuovo Testamento, della letteratura cristiana e rabbinica primitiva, dei manoscritti del Mar Morto, gli autori sono riusciti a individuare l'esistenza di uno stesso simbolismo esoterico che venne utilizzato sia dai faraoni che da Gesù e suo fratello Giacomo, per essere poi adottato dai Templari - i primi massoni moderni - e via via tramandato sino ai «fratelli» moderni.
Da queste ricerche non solo emerge un Gesù sconosciuto, ma appare chiaramente come la posteriore fondazione della chiesa cristiana vada considerata un'invenzione politica in larga parte estranea alla figura dell'uomo passato alla storia come il «Cristo».
I cristiani primitivi seppellirono i loro preziosissimi manoscritti a Gerusalemme, sotto il tempio di Erode, poco prima che i romani distruggessero la città, decimandone gli abitanti, nel 70 d.C. Rimasti occultati al mondo per oltre un millennio, i papiri di Qumran furono clandestinamente riesumati dai Templari, che si appropriarono degli antichi insegnamenti e dei rituali in essi contenuti. Alla fine di un lungo e affascinante lavoro di investigazione, Knight e Lomas sono riusciti a far luce sull'enigma che impediva l'individuazione dell'ultimo nascondiglio dei manoscritti: un misterioso edificio costruito dai discendenti dei Templari più di cinque secoli fa in terra di Scozia, che è la fedele e dettagliata ricostruzione del tempio di Erode. |